Ciro Riccardi
Racconti di Vinile
Special guests: Daniele Sepe, Peppe Servillo
Alfa Music 2016
E quando mai capita che Tom Waits in pura versione jazz, gli “squilibrati” boppers del Greenwich Village e i nuovi Trovatori del Suono Mediterraneo capitino per Napoli e dintorni? Eccoli, invece.
Certo, e per di più l’inventiva del trombettista partenopeo non è quella di enfatico declamatore di Blue Notes, e nemmeno ispirata all’immagine di cantor officiel rigoroso nella sua sperimentazione “a tutto cuore”. E meno male. L’illuminazione compositiva appare passionale e variabile negli attimi descrittivi fra brune passioni swing e solarità mediterranee (vesuviane, direi), attenta al ventaglio sonoro che mai si stempera nel consueto stilismo di solito evocato in argomenti come quelli trattati, come quelli che, in un modo o nell’altro, parlano cantano suonano di Napoli.
I soli degli ottoni e dei magneti sventagliano funk, rock d’avanguardia e prog, a momenti vicini a certo free jazz di ambientazione elettronica, a momenti permeati di lirismo arabeggiante, balcanico se non kletzmer , ove imbattersi in squisite definizioni di ritmi etnici dalla giocosità spontanea ed in ampi arcobaleni cromatici di forze strumentali positive, vulcaniche e distoniche (“Raimondo de Sangre”).
All’apparenza l’Idea di Ciro Riccardi è semplice nel suo randagismo intellettuale così ben deambulante nelle notti del Castel dell’Ovo, davanti al Teatro San Carlo o a via San Biagio dei Librai. Però, a nostro parere, la vicenda è sicuramente più articolata del magma rotante e inquieto che talora sembrerebbe vibrare minaccioso e improvviso, e che invece trova soluzione nelle note elegiache dell’impressionismo melodico e arcaico evocato dal canto dell’eccellente Peppe Servillo (“Me so’ scurdato ‘e me”), o dal realismo magico nello spettro poetico da marchin’ band fra New Orleans, Federico Fellini-Nino Rota e via Mezzocannone (“La invenciòn de Morel”).
In queste onde emotive i suoni articolati del Mondo lanciano sintesi eretiche agli occhi del cerebrale e inospitale “stilismo” del Novecento (“Danza Sufi”), si muovono eclettici e liberi nelle estensioni psichiche de “Il discorso di Pericle” , detto “il primo cittadino di Atene” da Tucidide, per il suo sostenere l’Arte e la democrazia aristotelica, come probabilmente piacerebbe al Nostro, e che il Nostro con sintassi forte e visionaria significativamente richiama nella drammatica vicenda de “i marinai di Kronstadt”, che nel 1921 si ribellarono sentendosi traditi dal nuovo potere dei bolscevichi, massacrati dall’Armata Rossa di Lenin dopo aver contribuito col sangue alla Rivoluzione d’Ottobre.
Perché il titolo, ci si chiederà. Ciro Riccardi afferma: “Come succede nei dischi in vinile, anche a me attraverso la musica piace raccontare delle storie, ognuna con una sua ambientazione, con i suoi personaggi e con le sue suggestioni”. La dichiarazione ci garba, e non possiamo non rimpiangere quei 33 giri la cui natura estetica era ben altra da quella estemporanea e spesso superficiale del prodotto digitale.
Non a caso, allora, la conclusione del Racconto: la tenue visione lirica di una “Piccola storia mai raccontata”, una variazione narrativa minimale e assorta, secondo il principio etico ed estetico per cui “Dopo il silenzio ciò che si avvicina di più nell’esprimere ciò che non si può esprimere è la musica “ ( Aldous Huxley).
Fabrizio Ciccarelli
fonte: http://www.romainjazz.it/index.php/recensioni/200-ciro-riccardi-racconti-in-vinile
- LA INVENCIÓN DE MOREL
Ciro Riccardi tromba
Marco Sannini flicorno soprano
Pietro Santangelo sax tenore
Massimiliano Sacchi clarinetto basso
Alex Cerdà tuba
Stefano Costanzo batteria
Marcello Anselmo sonorizzazione
- RAIMONDO DE SANGRE
Ciro Riccardi, tromba
Dario De Luca chitarra elettrica
Paolo Petrella contrabbasso
Pasquale Benincasa tammorra
Salvatore Rainone batteria
- ME SO’ SCURDATO ‘E ME
Peppe Servillo Voce
Ciro Riccardi, tromba
Cristiano Califano chitarra acustica
Dario De Luca chitarra elettrica
Pietro Santangelo sax tenore
Paolo Petrella contrabbasso
Salvatore Rainone batteria
- I MARINAI DI KRONSTADT
Ciro Riccardi, tromba
Daniele Sepe sax tenore
Dario De Luca chitarra elettrica
Paolo Petrella contrabbasso
Salvatore Rainone batteria
- DANZA SUFI
Ciro Riccardi, tromba
Pietro Santangelo sax tenore
Massimiliano Sacchi clarinetto
Marco Sannini tromba
Alex Cerdà tuba
Cristiano Califano chitarra classica
Vincenzo Lamagna contrabbasso
Stefano Costanzo batteria
- ALBA DI UN GIORNO D’ESTATE
Ciro Riccardi, flicorno soprano
Dario De Luca chitarra elettrica
Pasquale Benincasa udu drum
Paolo Petrella contrabbasso
Salvatore Rainone batteria
- LA INVENCIÓN DE MOREL/SOGNO
Ciro Riccardi, tromba
Marco Sannini flicorno soprano
Pietro Santangelo sax tenore
Massimiliano Sacchi clarinetto basso
Alex Cerdà tuba
Stefano Costanzo batteria
Marcello Anselmo sonorizzazione
Massimiliano Pone overdub
- IL DISCORSO DI PERICLE
Ciro Riccardi, tromba
Daniele Sepe sax tenore
Dario De Luca chitarra elettrica
Paolo Petrella contrabbasso
Salvatore Rainone batteria
- PICCOLA STORIA MAI RACCONTATA
Ciro Riccardi, fl icorno soprano
Cristiano Califano chitarra classica
Dario De Luca chitarra elettrica
Vincenzo Lamagna contrabbasso
…………..
All composed by Ciro Riccardi except: 3 (Servillo, Riccardi), 7 (Petrella, Riccardi), 8 (Sepe, Riccardi), 9 (De Luca, Riccardi)
Produzione artistica: Ciro Riccardi
Coordinamento di produzione: Fabrizio Salvatore
Missaggi e Mastering: Massimiliano Pone, Godfather Studio (Napoli)
Post-produzione mastering: Alessandro Guardia, AlfaMusic Studio (Roma)